Vi siete mai interrogati sul vostro percorso di nascita?

Ovviamente se siete genitori vi verrà spontaneo pensare automaticamente alla nascita dei vostri figli, è comprensibile, ma ora, proprio ora, mentre leggete, fermatevi un attimo e cercate di cogliere l’occasione per spostare completamente l’attenzione sulla vostra nascita.

– in quali circostanze esteriori ed interiori, con quali sentimenti siete stati concepiti? Com’è cominciata la vostra storia qui?

– e come è proseguita la vostra gravidanza? Vostra madre con che sentimenti vi ha portato in grembo? Cosa respiravate dall’interno?

– com’è stato poi il rapporto con i vostri genitori e com’è ora quello con il partner e i suoi genitori ,  fino ad arrivare a chiedervi:

Ci sono parallelismi con quella di vostro figlio?

L’influenza del grembo materno, si estende fino alla generazione dei nipoti.

I bambini, dunque, sono la somma dei compiti esistenziali che hanno ereditato e che si riflettono sia nel patrimonio genetico sia nei primissimi imprinting, cioè nelle primissime esperienze a contatto con la nuova vita.

Ciò che il bambino percepisce come prima cosa, subito dopo la nascita, riveste un enorme importanza: lasciamo al neonato il tempo di fondersi nello sguardo dei genitori,  invece della figura sconosciuta di un’ostetrica o di un ginecologo!

Lasciamolo respirare con il suo cordone, attaccato alla placenta, l’altra parte di sé che lo ha accompagnato nel viaggio tra due mondi.

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